Da un anno fa parte dell'Unione Europea. In pochi chilometri quadrati riunisce secoli di storia del Vecchio Continente e influenze arabe.
Viaggio nell'arcipielago maltese. Che offre ai turisti natura e cultura.
Una Hollywood nel Mediterraneo?Ebbene, sì: Tren e II gladiatore sono due dei molti film girati nell'isola di Malta. Tra gli altri, poi, anche Pirati di Roman Polanski, Fuga di mezzanotte e Popeye-Braccio di ferro, la cui scenografia è stata trasformata in un parco di divertimenti, lo Sweethaven Village. Eccetto quest'ultimo, tutti gli altri sono stati girati in parte anche nella fortezza di Ricasoli, all'imboccatura del porto di Valletta.
Dietro l'ottima organizzazione generale, che cosa c'è in questa Hollywood o Cinecittà, nel centro del Mediterraneo, di così forte da attirare il business cinematografico? E semplice: tutta l'isola non è altro che un perfetto set naturale, con città antiche e villaggi pittoreschi, un porto fortificato, natura esuberante, scogliere drammatiche e lagune blu, scenari difficili da trovare altrove, perlomeno tutti riuniti in un piccolo spazio. Fortuna nel cinema equivale per Malta a fortuna nel turismo, anche di massa.
Ma per sentirsi meno turisti e più viaggiatori, anche qui basta scegliere i luoghi, e i ritmi, degli abitanti: come fare, per esempio, la prima colazione con caffè e pastizzi, le sfogliatine riempite di ricotta o di purea di piselli, nel bar Sicilia sul porto o nel centrale Café Cordina, entrambi a Valletta, oppure al Pegasus nella zona di . Si possono poi visitare i mercati non solo quello della domenica a Marsaxlokk, il meglio conservato fra i fra i villaggi di pescatori, ma anche quelli popolari come a Zebbug, dove il sabato mattina le donne di campagna usano la carrozzina dei bambini bambini per portare a vendere i loro prodotti.
Visite inconsuete sono pure quelle al Giardino cinese della serenità a Santa Lucija, al Giardino di San Anton, a Balzan viicino all'hotel Corinthia, e al magnifico cimitero neogotico dell'Addolorata, a Paola, chiamata anche la città dei debitori perché i cavalieri vi trasferivano chi aveva debiti con lo Stato.
Ha riaperto da poche settimane, ristrutturato, il museo della Villa romana, con i suoi mosaici (nel Museum Esplanade di Rabat). Chi preferisce restare all'aria aperta può fare un salto al Buskett, un aranceto vicino a Rabat, da dove duo proseguire per la visita alla
spettacolare scogliera di Dingli.
Per chi non s'interessa solo di turismo, o meglio fa del turismo una ragione in più per organizzare eventi di lavoro, Malta è una destinazione incentive privilegiata, attenta a offrire confortevole ospitalità, miscelando lavoro e relax, cultura e tempo libero. Vi sono ventimila posti letto a quattro e cinque stelle, oltre a uno straordinario centro congressi in un complesso del XVI secolo, il Mediterranean conference center, situato in una zona panoramica sulla punta della penisola di Valletta. Duemila giornalisti provenienti da tutto il mondo vi hanno seguito nel dicembre del 1989 l'incontro al vertice fra i presidenti Bush senior e Gorbacév.
Un altro atout formidabile di Malta è quello dei soggiorni linguistici, essendo uno dei rari Paesi al mondo veramente bilingui, dove tutta la popolazione si esprime indifferentemente in maltese o in inglese, come bilingui sono i giornali, le riviste, le televisioni e le produzioni teatrali.
Più di trenta scuole offrono corsi per tutte le età e per tutte le tasche, e non soltanto d'estate.
| Attard è uno dei cosiddetti Tre Villaggi assieme a Lija e Balzan. Molte famiglie benestanti costruirono nei primi anni del Ventesimo secolo le loro residenze estive in questi luoghi e tuttora questa area è considerata "esclusiva". Attard si situa a metà strada tra le capitali di Malta: la medioevale Mdina e l'attuale Valletta. Questa posizione privilegiata ha fatto sì che Attard rientrasse sempre nei progetti di comunicazione e trasporti tra le due città. Per primo l'acquedotto ideato da Wignacourt e completato nel 1615 per supplire alla mancanza d'acqua a Valletta. Alla fine del 19mo secolo la costruzione della ferrovia attiva solo fino al 1930. Oggi Attard conserva ancora grandi ville con giardini, la più famosa delle quali è senza dubbio il San Antonio Palace costruito dal Gran Maestro Antoine de Paule alla fine del 16mo secolo. Oggi questa villa è la residenza ufficiale del Presidente della Repubblica di Malta ed è utilizzata per cerimonie ufficiali. I giardini di questa villa sono un capolavoro barocco oltre che un'oasi di verde e calma. Il villaggio di Attard conserva gemme architettoniche importanti tra le quali la Chiesa Parrocchiale di St.Mary (1616) progettata dall'architetto maltese Tumas Dingli. Quest'ultima è considerata il miglior monumento del Rinascimento sull'arcipelago. Vicino ad Attard si trovano sia il Centro Artigianale-Commerciale di Ta' Qali che lo Stadio Nazionale. | | | L'inconfondibile sagoma di Mdina , con la sua Cattedrale barocca ed i suoi bastioni è visibile da molto lontano. La Cattedrale è il cuore elegante di questa città fortificata. La costruzione di questo edificio (1697-1702) cambiò l'urbanizzazione di questa città: infatti molte strade e diversi edifici furono abbattuti per far posto alla chiesa e alla piazza antistante. Questo capolavoro del tardo 17mo secolo del maestro maltese Lorenzo Gafà sorge sulle rovine di una chiesa normanna distrutta da un violento terremoto nel 1963. Leggenda vuole che l'antica chiesa normanna sorgesse sulle rovine della casa del governatore romano Publio, convertito al Cristianesimo direttamente da San Paolo quando naufragò sull'isola nel 60 dopo Cristo. La Cattedrale venne pianificata prima che il terremoto spazzasse via l'altra. Il disegno della Cattedrale è sicuramente il più elegante e meglio riuscito a Lorenzo Gafà. La sua enorme facciata colpisce gli occhi di chi la vede uscendo dalle viuzze strette di Mdina. La costruzione è sovrastata da una magnifica cupola visibile da tutta Malta che è stata abbellita al suo interno da affreschi opera di differenti artisti. Le decorazioni che possiamo vedere oggi sono datate 1950. Gafà sembra aver creato una miniatura della Co-Cattedrale di San Giovanni riprendendone , in certi aspetti, anche l'interno. Anche qui , come a Valletta, il Cavaliere dell'Ordine Mattia Preti ne ha abbellito con decorazioni gli interni e anche qui il pavimento è composto da tombe in marmo e stemmi del Vescovo di Mdina e di altri membri del Capitolo della Cattedrale. Tra l'altare principale e l'abside si puo' ammirare il dipinto di Mattia Preti "LA Conversione di San Paolo", questa era parte dell'antica chiesa normanna e sopravvisse al terremoto. Non molto altro riusci a resistere al terribile sisma, tra questi un dipinto toscano raffigurante la Madonna con il bambino, il vecchio portale in legno irlandese e un affresco con il naufragio di San Paolo. Oltre a Preti altri artisti italiani lavorarono all'interno della Cattedrale fino alla metà del 20mo secolo, tra questi il siciliano Vincenzo Manno che vi lavorò 100 anni dopo la costruzione dell'edificio. L'aspetto più interessante della Cattedrale è sicuramente il progetto di Gafà: come lui sia riuscito a sposare la maestosità della facciata con l'armonia del resto dell'edificio in stile barocco. Il museo della Cattedrale che sorge vicino ad essa è un'interessante mostra di monete, argenteria, paramenti religiosi e opere in legno dell'artista tedesco Albert Durer. | |
| | | Birkirkara è il centro più popoloso dell'arcipelago ed è tale sin dai tempi del Medioevo. Questo paese è considerato una delle 12 parrocchie originarie del Medioevo. Si espanse per i successivi anni fino a che venne suddivisa in diverse parrocchie. Oggi la chiesa parrocchiale è conosciuta anche con il nome di "Matrici" che significa essere la madre di tutte le altre parrocchie vicine. Un'altra interessante parrocchia è quella antica dedicata all'Assunzione. La maggior porzione della Birkirkara attuale è stata costruita in epoca moderna anche se conserva al suo interno tracce del suo passato; ne sono testimonianza indelebile le piccole viuzze e le abitazioni tipiche. Le più grandi costruzioni del paese sono sedi di partito o di Bande Musicali Locali. Un piccolo giardino separa la parte antica del paese da quella moderna ed è proprio qui che rimangono i resti dell'antica stazione della ferrovia che collegava Rabat a Valletta. Se si escludono le chiese sono i mulini a vento gli edifici più antichi presenti nel paese; il primo dei quali è una residenza privata mentre il secondo, situato nel centro del paese, è una Galleria d'Arte. I maltesi lo chiamano "Ta' Ganu" ed ospita mostre di artisti locali e stranieri. | | | Il centro del paese di Siggiewi è dominato dalla chiesa parrocchiale barocca di San Nicola. Progettata da Lorenzo Gafà, responsabile anche della Cattedrale di Mdina, la chiesa dedicata a San Nicola è uno dei migliori esempi di arte barocca applicata ad edifici ecclesiastici nell'arcipelago. La sua cupola, visibile a distanza di miglia, è una costruzione del tardo 19mo secolo aggiunta all'esistente edificio risalente al 1697. Nella chiesa sono conservate le reliquie di San Vicent e San Pius. Gli affreschi più importanti sono di Mattia Preti mentre la raffigurazione di Nostra Signora dei Rosari è di Mattia Perez Aleccio (1703). La piazza antistante la basilica è conosciuta per la sua dimensione, per le sue due Cappelle votive e per la grande statua di San Nicola. Quest'ultima è opera di uno dei più famosi scultori maltesi, Pietro Felici, che creò la statua da un unico blocco di pietra nei primi anni del 18mo secolo e rimane l'unica opera su pietra del maestro. San Nicola di Bari, il Santo patrono del paese, fu precursore del moderno Babbo Natale in quanto tradizionalmente era lui a distribuire i doni ai bambini più poveri. Infatti il Santo è spesso rappresentato con tre sacchetti di denaro, come è rappresentato anche in questa scultura. Il momento più importante per questo paese è sicuramente la processione in onore di San Nicola. | | | La vecchia chiesa della parrocchia di San Gregorio, del lontano 1436, è una delle più affascinanti dell'arcipelago. La chiesa venne costruita nel 1436 nel luogo dove sorgeva una cappella la cui facciata e navata sono state incorporate nel "nuovo" edificio. La cupola bassa venne costruita a metà del 16mo secolo ed è uno dei primi esempi di costruzioni dei Cavalieri. Nel 1969 venne scoperto un sistema di passaggi segreti all'interno delle mura della chiesa forse pensato per permettere agli abitanti di Zejtun di fuggire quando il paese era attaccato. All'interno di questi cunicoli sono stati trovati qualcosa come 80 corpi di persone. La festa di San Gregorio, o San Grigorio, cade nel mercoledì immediatamente successivo alla Pasqua. Nei tempi antichi in quel giorno una processione partiva da Tarxien e dopo due miglia raggiungeva la chiesa di San Gregorio. Oggi il percorso è stato accorciato. L'origine della festa si perde nella notte dei tempi ma si pensa che si sia iniziato a festeggiare per ringraziare Dio per il suo intervento contro la peste bubbonica che uccise sull'arcipelago più di 11.000 persone tra il 1675 e il 1676. | |
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good start
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