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Visualizzazione dei post da ottobre, 2008

L'Annapurna, deve il suo nome alla dèa dell'abbondanza della mitologia indù

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L' Annapurna è un massiccio montuoso situato nel Nepal centrale e fa parte della catena dell'Himalaya. È lungo circa 55 km e la sua cima più alta, l'Annapurna I, è alta 8.091 m. Il massiccio dell'Annapurna comprende 6 cime principali: Annapurna I di 8.091 m. Annapurna II di 7.937 m. Annapurna III di 7.555 m. Annapurna IV di 7.525 m. Gangapurna di 7.455 m. Annapurna Sud di 7.219 m. L'Annapurna, che deve il suo nome alla dèa dell'abbondanza della mitologia indù, rappresenta una delle più belle vittorie dell'uomo sulla natura: la prima conquista di una cima che superava gli 8.000 metri. Il 3 giugno 1950 un gruppo francese, che comprendeva Maurice Herzog, Louis Lache-nal, Lionel Terray e sei altri alpinisti, ne rag­giunse la vetta. Impresa notevole, ma perico­losa. Herzog, che ebbe mani e piedi congelati, e Terray, accecato dal riverbero, poterono essere salvati soltanto grazie alla devozione dei loro compagni. Nel 1950, nonostante la scarsa esperienza di spe

Nanda Devi, montagna sacra, molto venerata dagli In­diani nel cuore dell'Himalaya del Kumaon

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La Nanda Devi, « Dea benedetta », culmina a 7.816 m. nel cuore dell'Himalaya del Kumaon. Giungere ai piedi di questa montagna sacra, molto venerata dagli In­diani, è di per sé un'impresa ardua, e per pene­trare nel recinto di muraglie rocciose che sem­bra vietare l'accesso alla Nanda Devi, gli alpi­nisti devono superare massicci alti 5.000 metri o risalire un ghiacciaio estremamente tormen­tato. La cima fu finalmente conquistata nel 1936 da un gruppo anglo-americano. Il massiccio del Nanda Devi è anche un parco naturale (Nanda Devi National Park) e per il suo elevato interesse botanico e paesagistico, è entrato a far parte, dal 1992, del Patrimonio dell'umanità dell'UNESCO con il nome di Nanda Devi and Valley of Flowers National Parks. Dal 2004 è entrato a far parte della rete mondiale di riserve della biosfera. La morfologia del "santuario" rende molto difficile raggiungere il Nanda Devi: la prima via d'accesso all'anello montuoso venne scoperta s

Il Popocalepetl, imponente catena montuosa messicana

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Il Popocalepetl, seconda cima del Messico, forma con l'Ixtaxihuatl una imponente catena montuosa. La leg­genda racconta che questi due vulcani erano due amanti che furono mutati in montagne per­ché sgraditi agli dèi. La ragazza, Ixtaxihuatl, perì, ma l'uomo, Popocatepetl, sopravvisse e nel­la sua interminabile agonia scuote periodicamente la terra e lascia sfuggire singhiozzi che cor­rispondono alle eruzioni. Nel 1519, Cortes avrebbe incontrato sui fianchi del vulcano un inviato di Montezuma incaricato di dissuaderlo dall'assediare Tenochtitlan (Messico). Ma il conquista­tore, lungi dal rinunciare ai suoi progetti, utilizzò lo zolfo contenuto nel cratere del Popocate­petl per fabbricare polvere da sparo e devastò la città degli Aztechi. Il Popocatépetl (5.452 metri), è un vulcano in attività, situato nella regione di Puebla, in Messico. Il vulcano si trova a 70 km a sudest di Città del Messico e solo 45 km a ovest della città di Puebla. Il suo nome, che in lingua nahuatl si

Progetto Tartanet, efficace strategia di conservazione a lungo termine delle tartarughe marine

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Progetto Tartanet, una efficace strategia di conservazione a lungo termine delle tartarughe marine Si chiama progetto Tartanet (www.tartanet.it) ed è una grande rete, tesa da molte mani, che servirà a salvare le tartarughe marine. Il progetto è stato avviato grazie al programma Life Natura della Commissione Europea e vede la partecipazione di ben 30 partner, guidati dal settore Conservazione Natura del CTS, con l'intento preciso di portare avanti una grande iniziativa nazionale per la conservazione della tartaruga marina Corvetta Caretta, la più comune tartaruga del Mediterraneo. Il traguardo più importante è stato la realizzazione di un vero e proprio network tra tutti i ricercatori e gli operatori impegnati nello studio e tutela di questa specie protetta a livello internazionale. Tartanet ha previsto la realizzazione di 5 nuovi Centri di Recupero, collegati a quelli già esistenti attraverso una rete telematica. E' stata attivata una banca dati nazionale ed è già disponib

Montagne, meraviglie del mondo

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L'uomo sale alla conquista di questi troni favolosi. Le montagne hanno sempre affascinato. Se è recente l'ammira­zione che vien loro tributata, nel corso dei tempi ispirarono piut­tosto un timore reverenziale: non sedeva forse Zeus all'apice dell'Olimpo, la montagna più alta della Grecia? E le antiche civiltà non hanno forse attribuito alle più alte cime un signi­ficato religioso? Quel sentimento persiste ancora un pò ai no­stri giorni in cui la montagna, benché addomesticata hn nei suoi torrenti, scalata fino ai suoi picchi più eccelsi, è oggetto di una ammirazione fervente in certuni e leggermente timida in tutti. Il fatto è che la montagna è viva e che le sue collere sono ter­ribili: gli scatenamenti meteorologici, le valanghe di pietra di neve, lo ricordano costantemente a coloro che sarebbero tentati di dimenticarlo. Ma la vita delle montagne non si ferma qui: benché richiamino meno l'attenzione, sollecitata generalmente dalle catastrofi, certe trasformazioni q