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Visualizzazione dei post da aprile, 2014

In The Dollhouse la fotografa Dina Goldstein racconta la vita ultra-patinata e triste di una Barbie infelice e sola.

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Dopo aver visto il lato più nero della vita di Barbie ci viene offerta un’altra chiave di lettura sulla vita della bambola più famosa e iconica del mondo.   Se ieri la fotografa Mariel Clayton ci ha lasciato una Barbie assassina, sadica e depressa, ai limiti del ricovero coatto, oggi la fotografa Dina Goldstein , un’artista canadese, mette sulla graticola la vita da sogno della bambolona bionda per eccellenza.   In The Dollhouse fotografa la vita ultra-patinata e, allo stesso tempo, ultra-triste di una Barbie infelice e sola. “In the Dollhouse” is a series that plays out as a narrative, peeking into the home and marriage of the world’s most iconic dolls, Barbie, and her partner Ken. It offers a profound commentary on the transient nature of beauty, the difficulty of marriage and the importance of authenticity.

La Puna argentina, un altopiano magico che, come un gigante pigro, si sdraia tra i 3.600 e i 4.000 metri di altitudine.

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Molti conoscono gli incredibili scenari del deserto di Atacama, in Cile, o del salar di Uyuni , in Bolivia, ma quasi nessuno conosce la Puna argentina, che con loro confina, ma che ha aspetti ancora più spettacolari e soprattutto regala l’incredibile privilegio dell’assoluta solitudine, intere giornate senza incrociare nessuno, rifugi di montagna senza altri ospiti oltre a te.   Elenco momenti, immagini ed emozion: la luce, innanzitutto, sempre così viva e limpida; il sentirsi così vicini al cielo, con le nuvole che salgono dal basso, all’orizzonte; l’aria frizzante, che ha un sapore diverso; l’impossibilità di abbracciare tutto l’infinito con un unico sguardo; i colori, sempre diversi, mille sfumature di nero e grigio, mille sfumature di giallo e ocra; il sole al tramonto che illumina le case di adobe del paesino di El Penon e poi accende d’oro le montagne sullo sfondo; i bambini delle Ande che giocano con una carriola arrugginita e il mio bambino, privilegiato e un po’ malatino,

Il meglio di Immagini del Mondo nel mese di Marzo 2014: ecco i 10 articoli più cliccati.

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1.- Riserva Naturale Integrale "Grotta di Santa Ninfa" di elevato interesse speleologico, geomorfologico e naturalistico. Alte e bianche rocce segnate da scanalature perpendicolari emergono tra il verde della valle adornata con le consuete culture di questo angolo di Sicilia: sono i karren, solchi modellati dalla lenta azione della pioggia. E poi ancora un paesaggio carsico e gessoso, irregolare e scolpito dal tempo, fatto di doline e valli cieche: è la zona di preriserva, estesa per circa 150 ettari, che si Continua a leggere ... »

Taquile, nella terra degli Incas: il silenzio che c’è, la tristezza della vita che si fa gioia.

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Taquile,  Lago Titicaca, 3820 metri di altitudine, tra Perù e Bolivia. I branchi di alpaca e lama punteggiano le rive del lago, con sterminati orizzonti resi unici dalla luce, dai colori intensi, dall’aria fresca e rarefatta. Le luci e i colori degli altipiani, negli occhi un po’ tristi dei bambini… a migliaia di chilometri da casa. Perchè siamo qui? In un mondo diverso? In un tempo diverso? Forse perchè ci illudiamo di conoscere il mondo e la gente, quando abbiamo appena iniziato a conoscere noi stessi. Non è per consumare carte geografiche, per sentirsi eroi d’avventura, per fermare il tempo e i volti sulle fotografie. E’ per imparare ad osservare, per imparare a sentire… gli altri, la nostra anima, l’anima del mondo. Il silenzio che c’è, la tristezza della vita che si fa gioia, per “contribuire con il tuo verso alla poesia della vita”.

Parco nazionale delle Foreste Casentinesi: Foreste millenarie ed ambienti naturali.

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Il Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna è stato istituito nel 1993 ed è situato nell'Appennino tosco-romagnolo, tra le province di Forlì-Cesena, di Arezzo e di Firenze. Il Parco ha come elemento caratterizzante la dorsale appenninica ad andamento tendenzialmente nordovest/sud-est. Dal crinale, si sviluppano nel versante romagnolo, una serie di contrafforti secondari subparalleli che danno origine a diverse vallate laterali. Le quote del Parco variano da 400 a 1.658 metri: il Monte Falco (1.658 m) ed il Monte Falterona (1.654 m), da cui sorge il fiume Arno, sono le vette più alte. La geologia del versante romagnolo è caratterizzata dalla presenza della formazione marnoso arenacea, costituita da sedimenti di ambiente marino profondo, con grandi banchi di arenaria intercalati a strati di sottili marne. Nella parte toscana il “macigno” costituito da banchi di roccia arenacea alternati a scisti argillosi e marne grigie, è la formazione geologica pi