Le sculture in metallo di Edouard Martinet.
Edouard Martinet usa ogni sorta di oggetto reciclabile per configurare le sue opere.
Prediligendo il metallo trova gran parte della materia prima da particolari di biciclette ed attrezzi da cucina. Ciò che lo distingue dagli altri, sono i dettagli sconvolgenti con i quali li assembla.
La collezione dell’artista francese contiene creature di mare, uccelli ed insetti.
Proprio questi ultimi risultano terribilmente feroci. Consapevoli del fatto che avendoli tra le nostre mura di casa i primi a spantarci saremmo noi, non possiamo esimerci dal considerare le sue capacità.
Da una bicicletta nasce una libellula, dalla macchina da scrivere un falco: ecco le sculture fredde e lucenti di Martinet
“Nulla si crea, nulla si distrugge tutto si trasforma” , citava il chimico francese Antoine Lavoiser nel Settecento. C’è chi, tre secoli dopo, su questo aforisma ha basato il suo lavoro.
Si perché Edouard Martinet, laureato in arte all’Esag di Parigi, graphic designer e insegnante, dal 1990 ha iniziato a trasformare rottami e ferrivecchi in opere d’arte di grande prestigio.
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Prediligendo il metallo trova gran parte della materia prima da particolari di biciclette ed attrezzi da cucina. Ciò che lo distingue dagli altri, sono i dettagli sconvolgenti con i quali li assembla.
La collezione dell’artista francese contiene creature di mare, uccelli ed insetti.
Proprio questi ultimi risultano terribilmente feroci. Consapevoli del fatto che avendoli tra le nostre mura di casa i primi a spantarci saremmo noi, non possiamo esimerci dal considerare le sue capacità.
Da una bicicletta nasce una libellula, dalla macchina da scrivere un falco: ecco le sculture fredde e lucenti di Martinet
“Nulla si crea, nulla si distrugge tutto si trasforma” , citava il chimico francese Antoine Lavoiser nel Settecento. C’è chi, tre secoli dopo, su questo aforisma ha basato il suo lavoro.
Si perché Edouard Martinet, laureato in arte all’Esag di Parigi, graphic designer e insegnante, dal 1990 ha iniziato a trasformare rottami e ferrivecchi in opere d’arte di grande prestigio.
fonte: World Images
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