Progetto Tartanet, efficace strategia di conservazione a lungo termine delle tartarughe marine


Progetto Tartanet, una efficace strategia di conservazione a lungo termine delle tartarughe marine

Si chiama progetto Tartanet (www.tartanet.it) ed è una grande rete, tesa da molte mani, che servirà a salvare le tartarughe marine.
Il progetto è stato avviato grazie al programma Life Natura della Commissione Europea e vede la partecipazione di ben 30 partner, guidati dal settore Conservazione Natura del CTS, con l'intento preciso di portare avanti una grande iniziativa nazionale per la conservazione della tartaruga marina Corvetta Caretta, la più comune tartaruga del Mediterraneo.
Il traguardo più importante è stato la realizzazione di un vero e proprio network tra tutti i ricercatori e gli operatori impegnati nello studio e tutela di questa specie protetta a livello internazionale. Tartanet ha previsto la realizzazione di 5 nuovi Centri di Recupero, collegati a quelli già esistenti attraverso una rete telematica. E' stata attivata una banca dati nazionale ed è già disponibile, grazie alla collaborazione di Europ Assistance, un servizio di "pronto intervento tartarughe" attraverso il numero verde 800904841, attivo 24 ore su 24, a cui rivolgersi per segnalare l'avvistamento di tartarughe spiaggiate o in difficoltà. E' prevista inoltre la definizione delle linee di guida per un piano nazionale di riduzione delle interazioni con le attività di pesca professionale.
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Gli Obiettivi

L'obiettivo princiopale di Tartanet è attuare una eficace strategia di conservazione a lungo termine attraverso la creazione di una rete di presidi mirati alla riduzione delle minacce per Caretta Corvetta.
I Centri saranno impegnati nel recupero e nella cura degli esemplari catturati accidentalmente e nel monitoraggio dei siti di nidificazione. Saranno sperimentati sistemi di pesca a basso impatto come gli amici circolari e il TED (Turtle Excluder Device), una specie di sportello che permite la fuoriuscita dell tartaruga dalle reti a strascico. Interventi specifici di formazione sono previstio per gli operatori dei Centrio e per i pescatori coinvolti nel progetto. La creazxione di un portale web suelle tartarughe marine e un programma di sensibilizzazione del pubblico garantiranno infine la massima diffusione delle informazioni.

Gli Amici delle Tartarughe

Tartanet è un progetto realizzato dal CTS con il sostegno del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e in collaborazione con il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali e il Comando Generale delle Capitanerie di Porto. E' portato avanti in partenariato con AGCI AGR.it.AL, Area Marina Protetta di Punta Campanella, Fondazione Cetacea, Legambiente, Lega Pesca, Parco Naturale della Maremma, Università di Siena e Università di Torino.
Partecipano inoltre 3 Regioni (Toscana, Lazio e Calabria), 3 Province (Agrigento, Cagliari e Reggio Calabria), 2 Comuni (Brancaleone e Manfredonia) e 4 Parchi Nazionali (Arcipielago Toscano, Cilento, Gargano e Asinara), oltre a importanti soggetti istituzionali come l'Acquario di Livorno, il Centro Recupero Laguna di Nora e di Policoro, la Federparchi e il Fondo Siciliano per la Natura.

Animali a Rischio

Dati dell'IUCN, Unione Mondiale per la Conservazione della Natura riportano che fino a 60.000 tartarughe marine vengono catturate accidentalmente ogni anno nel Mediterraneo durante le operazioni di pesca professionale. Di queste più di 10.000 solo in Italia, con una mortalòità degli animali che va del 10% al 50%.
Ma le minacce che mettono a rischio la vita delle tartarughe marine sono anche altre come l'intenso traffico nautico, il turismo nelle spiagge dove avviene la deposizione delle uova, l'erosione delle coste e l'inquinamento. Tartanet interverrà quindi nelle zone considerate sensibili per la conservazione della specie, dove è maggiore l'interazione con le attività umane.

Centri di Recupero

Per i nuovi Centri di Recupero e cura delle tartarughe marine sono state scelte le seguenti località: il Parco Naturale della Maremma, il Parco Nazionale dell'Asinara, L?Area Marina Protetta di Punta Campanella, Brancaleone nella Provincia di Reggio Calabria e il Parco Nazionale del Gargano.
Le strutture sono collegate per via telematica con quelle già esistenti che hanno aderito alla rete Tartanett, che si trovano a: Livorno, Nora (Cagliari), Policoro (Matera), Comiso (Ragusa), Cattolica Eraclea (Agrigento), Lampedusa, Linosa e Riccione (Rimini). Operano attraverso interventi coordinati e secondo procedure standard condivise, mirate al correto recupero e cura degli animali. Una volta guarite e marcate con un'apposita targhetta, le tartarughe marine tornano a nuotare in libertà. I Centri sono completi di studio veterinario attrezzato con sala operatoria, apparecchio a raggi x, camera oscura, microscopio e vasche per la degenza per le tartarughe da riabilitare.


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I NUOVI CENTRI

ASINARA
E’ grazie alla sua storia di stazione di quarantena prima, campo di prigionia nella I Guerra mondiale e supercarcere poi, che l’Asinara, seconda isola per grandezza della Sardegna, ha potuto conservare pressoché inalterato patrimonio paesaggistico. Il Centro di Recupero per Tartarughe Marine del CTS è situato nella zona meridionale dell’Asinara, seconda isola per grandezza della Sardegna. E’ costituito da uno studio veterinario dotato di tutte le attrezzature specialistiche e completo di sala operatoria, camera oscura, apparecchio raggi X per la cura e riabilitazione delle tartarughe ferite o malate e una sala di degenza con una vasca di stabulazione che può ospitare fino a dieci tartarughe. Una sala è adibita a centro informazione e divulgazione delle attività del Centro, del Parco Nazionale e dell’Area Marina Protetta, con pannelli didattici per la sensibilizzazione ambientale dei visitatori. Infine è presente anche uno studio biologico munito di computer, monitor tv, lettore dvd e microscopio a supporto di studi e ricerche in collaborazione con Università italiane sul comportamento, l’ecologia e l’habitat della tartaruga marina.

OASI DI LAGO SALSOOMETOWN HEROS
Il nuovo centro di recupero Legambiente per le tartarughe marine è situato all’interno dell’ oasi “Lago Salso”, zona di antiche paludi a pochi chilometri da Manfredonia. In quest’area estesi canneti si alternano ad ampie zone di acque aperte, dov’è possibile osservare molte specie di piante e animali tipiche degli ambienti palustri. Il centro di recupero è ubicato a pochi metri dall’accesso principale dell’oasi ed è vicinissimo alla costa. Svolge un’importante funzione di recupero e cura delle tartarughe marine ferite ritrovate in mare o spiaggiate lungo i litorali, a causa di ferite più o meno gravi provocate dall’impatto delle attrezzature da pesca o da eventi meteorici avversi. Vengono inoltre svolte attività di ricerca sulla biologia ed ecologia della specie e attività di sperimentazione di nuovi metodi di pesca con minore impatto sulle tartarughe marine.

BRANCALEONE
Il Centro di Recupero è situato nel Comune di Brancaleone, sul versante jonico della costa calabrese in provincia di Reggio Calabria. Grande la varietà di habitat concentrati in questa zona: dal tratto di costa con dune fissi e mobili si raggiunge, attraversando lembi di macchia, il Parco Nazionale d’Aspromonte. Una spiaggia lunga 50 km e interrotta da piccoli promontori rocciosi crea le condizioni ideali per la deposizione delle tartarughe marine ed è infatti uno dei siti di nidificazione più regolari e produttivi di questa specie: nella passata stagione dagli 11 nidi scavati nella spiaggia di Brancaleoni sono nati circa mille piccoli di Caretta caretta. Il Centro di Brancaleone effettua il recupero e la cura degli esemplari catturati accidentalmente e la sperimentazione e l’applicazione di sistemi di pesca a basso impatto coinvolgendo i pescatori, sempre sensibili e disponibili a queste iniziative.

Per informazioni contattare:

Coordinamento Progetto Tartanet
CTS - Settore Conservazione Natura
Via Albalonga, 3 - 00183 Roma
Tel 0664960306 Fax 0664960335
www.tartanet.it
www.ctsambiente.it

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