Visitando il MoMA tra elefanti, manichini nudi e rottami incastrati per sopravvivere oltre la ruggine.

Schermi paralleli che proiettano i piedi di un elefante che cammina in una stanza , una famiglia di manichini nudi, rottami incastrati per sopravvivere oltre la ruggine, generazioni di giochi elettronici: il primo piano, lo ammetto, mi lascia perplesso. Anche una pittoresca vecchietta, curva su vertebre malandate, si chiede dubbiosa che cosa stia vedendo. Sì, sono perplesso, ma mi dico che è venerdì e sono entrato gratis.

 

Che fuori piove. Che ci vengono oltre due milioni di visitatori all’anno e noi in famiglia siamo al novantanovesimo percentile e quindi, anche se non capisco nulla di arte, devo per forza trovare il modo di apprezzare la più importante collezione d’arte moderna del mondo. Dal 1928. MoMA. Museum of Modern Art, 53ª strada, tra la Quinta e la Sesta Avenue, Manhattan. Brava gente, questi Rockefeller. Anche la tanto decantata architettura del buon Yoshio Taniguchi non mi pare chissà cosa. E c’è troppa gente. Scrocconi.

OLYMPUS DIGITAL CAMERA

Ma poi trovo qualche sala che mi pare un po’ più interessante e comprensibile. Jasper Johns e Edward Hopper, ognuno a modo loro, raccontano gli Stati Uniti d’America. Adoro la tristezza di Hopper. Finestre illuminate sulle nostre vite, pompe di benzina all’ora di chiusura, su una strada dove non passa mai nessuno.

 

Salgo ancora. Terzo, quarto piano. Ed ecco svelato l’arcano. Ecco le meraviglie. Incredibile. C’è tutto qua. Tutto quello che hai visto in fotografia, qui c’è davvero. La bellezza del familiare. Delle icone. Il Moulin Rouge del caro vecchio Toulouse-Lautrec. la foce della Senna di Seurat, le modiste di Degas, le nature morte e le bagnanti vive di Cézanne, i cieli tristi di Chagall, le donne dei mari del sud di Gauguin. Ogni sala una sorpresa.

Pablo Picasso, Les desmoiselles d’Avignon

Pablo Picasso, Les desmoiselles d’Avignon

Non ne capisco l’ordine, mi perdo, mi lascio guidare dalla gente. Là una giungla di Rousseau, qui una donna bellissima e inquietante di Klimt. Picasso è dappertutto. Produceva parecchio, pare: chitarre e donne con pere, pagliacci e musici, minotauri e bagnanti. E che spettacolo Les desmoiselles d’Avignon. E poi le ninfee, ninfee giganti. L’incredibile stanza delle ninfee di Monet. Non riesco neanche a fotografarle. Non ci stanno nel grandangolo. Più in là c’è ressa davanti alla Marilyn d’oro di Andy Warhol. Ci sono anche le zuppe Campbell’s, un mito. C’è un giapponese in ginocchio davanti alla notte stellata di Van Gogh. Ascolta rapito la sua audio-guida, visibilmente commosso. Io mi innamoro, poi: la donna di Modigliani è magnifica. Viva.

Languidamente addormentata dopo l’amore. La conosco? Non riesco a non restarne turbato. Mi sposto solo per non apparire un maniaco. Una ragazza asiatica mi sorride, bellissima. Vado avanti. Comincio ad essere stanco. Comincio a capirci di meno. Un assaggino di Magritte. Un aperitivo di De Chirico. Gli orologi flosci di Dalì, che segnano un tempo che non passa mai. Righe di Mondrian, pasticci di Pollock, forme – uniche della continuità nello spazio – di Boccioni, altre forme di Malevich, arcieri di Kandisky, numeri – il 10 – di Rothko. C’è anche Frida, la riconosco. Sono stanco. Mi fa male la schiena e ho bisogno dell’aria fresca della sera. Ho voglia di un hamburger. Ho voglia di tornare a New York, in strada. Che meraviglia il MoMA.

DSC_0033 DSC_0012 DSC_0013 DSC_0017 DSC_0032 DSC_0030 DSC_0084 DSC_0090DSC_0026 DSC_0057 DSC_0082 DSC_0049 DSC_0064-2 DSC_0066-2 DSC_0106 DSC_0148 DSC_0119

Edward Hopper – Gas – Cinema a New York

DSC_0002 DSC_0008

Jasper Johns – Flag

DSC_0051

Andy Warhol

DSC_0054 DSC_0061

Claude Monet – Ninfee

DSC_0143 DSC_0141

Henri Rousseau – Il sogno – La zingara addormentata

DSC_0079 DSC_0078

Jackson Pollock – Echo Number 25                                 Gustav Klimt, Speranza II

DSC_0040 DSC_0080

Henri Matisse – Lezione di piano - Studio rosso - La danza

DSC_0124 DSC_0121 DSC_0125

Paul Cézanne – Natura morta con mele                                  Paul Gauguin, ritratto di Meyer de Haan

DSC_0063 DSC_0062

Giorgio de Chirico -  Canzone d’amore  – Malinconia della partenza (Gare Montparnasse)

DSC_0132 DSC_0131

Pablo Picasso - Ragazza con mandolino – Arlecchino – Tre donne alla fontana – Donna che si pettina i capelli - Les desmoiselles d’Avignon – Ma Jolie – I tre musici - Natura morta verde - Ragazza davanti allo specchio

DSC_0095 DSC_0137 DSC_0139 DSC_0099 DSC_0098 DSC_0096 DSC_0135 DSC_0107 DSC_0149

Vincent Van Gogh – Notte stellata

DSC_0069 DSC_0076

Renè Magritte – L’impero delle luci

DSC_0158

Joan Miró – Il cacciatore - La nascita del mondo - Hirondelle/Amour

DSC_0164 DSC_0153 DSC_0161

Piet Mondrian – Compositions

DSC_0145 DSC_0144

Georges Braque – Omaggio a Bach                                       Fernand Léger – Tre donne

DSC_0094 DSC_0127

Umberto Boccioni – Dinamismo di un giocatore di calcio – Stati d’animo: gli addii – Forme uniche della continuità nello spazio

DSC_0110 DSC_0104 DSC_0102

Kasimir Malevich – Samovar               Francis Picabia – M’Amenez-y         Frida Kahlo

DSC_0111 DSC_0116 DSC_0168

Gino Severini – Geroglifico dinamico del Bal Tabarin - Treno blindato in azione

DSC_0108 DSC_0103

Salvator Dalì – La persistenza della memoria

DSC_0156

Amedeo Modigliani – Nudo disteso

DSC_0128

Se ti è piaciuto l'articolo, iscriviti al feed per tenerti sempre aggiornato sui nuovi contenuti del blog:

Commenti

Posts piú popolari

La Collezione Di Queste 22 Foto, Vi Farà Innamorare Delle Volpi.

La Cordigliera delle Ande offre ai passeggeri delle linee aeree transandine, questo spettacolo di una bellezza allucinante.

Gli uccelli giardinieri e l'arte della seduzione

Il Parco nazionale di Mesa Verde è un patrimonio dell'umanità riconosciuta dell'UNESCO.

I deserti africani: Il Sahara è il più vasto deserto della Terra.

La grande muraglia della Cina rappresenta la prima impronta dell'uomo: il muro che delimita e protegge

Il granchio del cocco, il più grande artropode terrestre del mondo.

Il Vesuvio con il suo minaccioso cratere, che misura circa 1500 metri di circonferenza, basta a scoraggiare chiunque tentasse di avvicinarsi troppo.

Le Cascate di Iguazu sono tra le piu belle del mondo con altezze fino a 70 metri.

Grotte di Altamira, caverne spagnole famose per le pitture rupestri del Paleolitico superiore raffiguranti mammiferi selvatici e mani umane.