Daikichi Amano, tra i più originali e innovativi nel panorama artistico giapponese.
Nato a Tokyo nel 1973, Amano studia arte in America, a San Diego, e quindi torna in patria per avviare una personalissima ricerca che progressivamente lo conduce dal linguaggio cinematografico a quello fotografico.
Esordisce come artista nel 2007 a Tokyo.
Le sue incredibili fotografie svelano fantasie che scaturiscono da una visione animistica e atavica, ancorata a desideri e paure che, pur affondando le loro radici nella tradizione mitologica e iconografica nipponica, sono segnate anche dall'esplosiva creatività dell'artista.
Al centro del suo mondo visionario, senza dubbio tra i più originali e innovativi nel panorama artistico giapponese contemporaneo, il corpo si mescola fino a fondersi con gli elementi della natura in una lotta titanica che richiede un dispiegamento di forze psicofisiche estreme da parte dell'essere umano, che infine si fa materia e vibra di vita propria.
I primi scatti di questa nuova piega nel suo lavoro sono dedicati al cosiddetto octopus fetish: belle modelle nude vengono ricoperte di piovre e polpi, che talvolta sottolineano con i tentacoli le loro forme, ma più spesso creano una sorta di grottesco e mostruoso ibrido.
Le immagini sono al tempo stesso repellenti e sensuali, quasi archetipiche, e il raffinato uso della luce e della composizione fa risaltare questa strana commistione di umano e di animale, sottolineando la sessualità allusa dalla scivolosa e umida pelle dei cefalopodi.
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