Le solfatare di Myvatn, distese liquide in cui si mescolano le lave ed il vapor d'acqua con emanazioni di fumarole solfidriche.

Il Mývatn nei pressi della località Reykjahlíð è il quarto lago naturale in ordine di grandezza dell'Islanda.

Si trova a circa 100 km (stradali) a est di Akureyri, ad una cinquantina di km da Húsavík sulla costa settentrionale dell'Islanda (e dista 500 km dalla capitale Reykjavík).

È grande 37,3 km², profondo al massimo 4,5 m e si trova a 277 m s.l.m.

La zona è nota per la presenza di una quindicina di specie di anatre che affollano in colonie di centinaia o addirittura migliaia di individui le acque del lago, ghiotte di insetti (specialmente mosche) che affollano le sponde del lago, tanto che il nome stesso del lago significa "lago delle mosche".

Situata in un'area estremamente vulcanica, ha visto dal 1975 al 1984 nove eruzioni. Sulle sponde del lago si possono ammirare strabilianti formazioni laviche create dalle colate incandescenti a contatto con l'acqua fredda che in alcune zone ha formate strutture alte anche decine di metri, dette "castelli neri" per il colore della roccia lavica, oppure labirinti in cui si diramano piacevoli sentieri a contatto con questa natura estrema. In altre zone del lago vi sono formazioni laviche dette "pseudo-crateri" create da violente esplosioni della lava bollente sopra i 1000-1100 °C spinta con forza nell'acqua fredda.

Queste impressionanti formazioni si diramano verso il lago, in alcuni casi dando origine a collinette da dove si può ammirare l'incantevole vista sul lago e le regioni circostanti.

Poco lontano si possono scorgere pennacchi di fumo bianco proveniente da piccoli crateri comunicanti col sottosuolo e la sagoma inconfondibile del principale vulcano della regione: il Krafla, che erutta ogni dieci anni circa.

Poco distante dal lago corre la faglia che divide le placche continentali d'Europa e America, la Dorsale Medio Atlantica, che da questa regione del nord attraversa tutta l'isola, proseguendo poi sul fondo dell'oceano per tutto l'Atlantico. Essa è in perenne attività allontanando Europa e America al ritmo di dieci-venti millimetri l'anno.

Le solfatare di Myvatn, presentano l'aspetto claasico di quelle distese liquide in cui si mescolano le lave ed il vapor d'acqua con emanazioni di fumarole solfidriche, dal caratteristico odore di uovo marcio.

E' la solfatara di Pozzuoli, presso Napoli, che ha dato il suo nome a tutte le formazioni del genere ch es'incontrano particolarmente in Islanda, in Giappone ed in Nuova Zelanda. Il ribollire delle lave è completato dalla eruzione di geyser: a intervalli regolari la pressione diventa tale che un getto d'acqua bollente, di limpidezza cristallina, è proiettato a parecchi metri di altezza.

Imagehosting at Imageloop

Imagehosting at Imageloop

Imagehosting at Imageloop

Imagehosting at Imageloop

Imagehosting at Imageloop

Imagehosting at Imageloop

Imagehosting at Imageloop

Imagehosting at Imageloop

Imagehosting at Imageloop

Crea le tue foto ed immagini come Slideshow per eBay, Netlog, MySpace, Facebook o la tua Homepage!Mostrare tutte le immagini di questo Slideshow



Se ti è piaciuto l'articolo, iscriviti al feed per tenerti sempre aggiornato sui nuovi contenuti del blog:

Commenti

Posts piú popolari

La Collezione Di Queste 22 Foto, Vi Farà Innamorare Delle Volpi.

La Cordigliera delle Ande offre ai passeggeri delle linee aeree transandine, questo spettacolo di una bellezza allucinante.

I deserti africani: Il Sahara è il più vasto deserto della Terra.

Gli uccelli giardinieri e l'arte della seduzione

Grotte di Altamira, caverne spagnole famose per le pitture rupestri del Paleolitico superiore raffiguranti mammiferi selvatici e mani umane.

Il Vesuvio con il suo minaccioso cratere, che misura circa 1500 metri di circonferenza, basta a scoraggiare chiunque tentasse di avvicinarsi troppo.

Il granchio del cocco, il più grande artropode terrestre del mondo.

Il Koala non è un orso ma appartiene alla famiglia dei marsupiali

La Titanca, spettacolare pianta endemica delle Ande, fiorisce solo una volta per poche settimane nei suoi circa cento anni di vita, poi muore.

I giganti dei fiumi e laghi: dall'India al Congo.