Motivi per visitare il Parco Nazionale di Iguazu riconosciuto per la bellezza delle sue cascate.

La magia del Parco Nazionale dell'Iguazú è spesso eclissata dalla magnificenza delle omonime Cascate. 

È che una delle 7 meraviglie del mondo attira così tanta attenzione da distogliere, in molti casi, l'interesse delle persone a conoscere uno dei parchi nazionali più belli dell'Argentina. 

Come dato aneddotico vale la pena ricordare che le cascate dell'Iguazú, protagonista indiscussa di questo parco, furono ufficialmente scoperte dall'uomo 50 anni dopo che Cristoforo Colombo scoprì l'America. 

Fu Alvar Núnez Cabeza de Vaca che nel 1542 li scoprì dandogli il nome "Saltos de Santa Maria"

Oggi mi concentrerò sull'evidenziare i benefici del Parco Nazionale dell'Iguazú, oltre le cascate, che di per sé sono la ragione di più di un articolo solo.

 Parco Nazionale di Iguazu, Patrimonio mondiale dell'umanitá.

Nel 1984 il Parco Nazionale dell'Iguazú è stato dichiarato Patrimonio dell'Umanità dall'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura (UNESCO) con l'obiettivo della sua conservazione e diffusione universale, data la sua eccezionale importanza naturale e culturale per il patrimonio comune dell'umanità.

Sentiero Macuco.

Il Macuco Trail è il più selvaggio e naturale dei sentieri del Parco Nazionale dell'Iguazú.

È una strada sterrata in mezzo alla giungla che culmina nel bellissimo Salto Arrechea.

Questo sentiero attraversa il territorio della Monkey Caí, che permette spesso di trovare la piacevole sorpresa di vederne gruppi tra le cime degli alberi.

 Flora.

Sia sulle rive del fiume Iguazú che sulle numerose isole delta che si formano, crescono diverse specie di alberi che si caratterizzano per il loro fabbisogno di umidità.

Tra questi troviamo il curupay, l'alloro bianco, il barayú o cedro del Paraná, l'aguay, il ceibo, il cuore di palma e il palissandro o perobá del cuúl di cui abbiamo già parlato in questo post.

Fauna.

Tra le principali specie di uccelli che popolano il luogo, vanno ricordati i rondoni delle cascate, che volano attraverso gli interstizi delle colonne d'acqua per appollaiarsi sulla parete rocciosa, dove generalmente nidificano.

Nel settore delle passerelle e misto tra il pubblico non è strano trovare coati (non dar loro da mangiare!)

E gli esemplari del grande tucano, una delle 5 specie di tucani che vivono nel parco. Spicca anche l'aquila arpia.

Nelle parti soleggiate dei sentieri, soprattutto verso mezzogiorno, si possono osservare esemplari di lucertole, tronchi rampicanti e sassi.

Tra le specie in via di estinzione coperte dal parco, vanno citate lo yaguareté, il tapiro, l'ocelot, lo yaguarundí, il grande formichiere, il tamandúa, l'aquila della giungla e lo yacaré overo.



Commenti

  1. Il parco nazionale è meraviglioso. È molto ben tenuto e permette di vedere le diverse cascate. La più famosa è La Garganta del Diablo (Gola del Diavolo). Suggerisco di evitare le giornate estremamente calde per questa passeggiata e di portare con sé un repellente per le zanzare.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E' vero. Meraviglioso è la parola giusta. Grazie dal tuo commento.

      Elimina

Posta un commento

Posts piú popolari

La Cordigliera delle Ande offre ai passeggeri delle linee aeree transandine, questo spettacolo di una bellezza allucinante.

La Collezione Di Queste 22 Foto, Vi Farà Innamorare Delle Volpi.

Gli uccelli giardinieri e l'arte della seduzione

Il Parco nazionale di Mesa Verde è un patrimonio dell'umanità riconosciuta dell'UNESCO.

I deserti africani: Il Sahara è il più vasto deserto della Terra.

Il granchio del cocco, il più grande artropode terrestre del mondo.

La grande muraglia della Cina rappresenta la prima impronta dell'uomo: il muro che delimita e protegge

Il Nilo, il fiume sacro, uno dei due fiumi più lunghi della Terra.

Il Giganotosaurus carolinii è il più grande dinosauro carnivoro mai esistito.

Il Vesuvio con il suo minaccioso cratere, che misura circa 1500 metri di circonferenza, basta a scoraggiare chiunque tentasse di avvicinarsi troppo.