Il fantastico deserto di Badain Jaran, alte dune e un centinaio di laghi di discrete dimensioni il cui livello non scende da secoli.
Se vedendo questa foto vi viene da pensare che sia stata scattata nel deserto del Sahara o comunque in Africa o nel Medio Oriente, vi sbagliate.
Siamo nel deserto di Badain Jaran, nel nord della Cina, precisamente in un’area che si estende dalle province di Gansu e Ningxia alla regione autonoma della Mongolia Interna.
Un’area di 49.000 kilometri quadrati con una caratteristica unica nel suo genere: un’immensa distesa di dune di sabbia, le più alte che si conoscano sulla terra: pensate che alcune di esse raggiungono i 500 metri di altezza. Le dune resistono all’erosione del vento e la loro forma resta grosso modo costante nel tempo grazie a un notevole tasso di umidità al loro interno.
Risulta difficile capire come un paesaggio desertico, arido, privo di piogge e dominato da queste alte dune sia disseminato di un centinaio di laghi di discrete dimensioni il cui livello non scende da secoli. Infatti, in mongolo, Badain Jaran significa ‘deserto dei laghi misteriosi’.
Le piogge da queste parti sono troppo scarse: 40 mm l’anno non sarebbero sufficienti a mantenere costante il livello dell’acqua nei laghi.
Ma qualche anno fa il mistero è stato risolto: i laghi sgorgano da fonti d’acqua sotterranee provenienti dalla fusione della neve su montagne lontane anche centinaia di kilometri, per esempio dai monti Qilian.
Da queste alture nasce una sorta di gigantesco fiume sotterraneo che attraversa il deserto.
Alcuni laghi sono di formazione recente e la loro acqua è dolce, ma quelli più antichi possiedono un elevato tasso di salinità.
Nel deserto si trovano più di cento laghi di acqua sorgente disseminati fra le dune, alcuni sono d'acqua dolce e altri sono salati. Questi laghetti danno il nome al deserto che in lingua mongola significa laghi misteriosi.
Siamo nel deserto di Badain Jaran, nel nord della Cina, precisamente in un’area che si estende dalle province di Gansu e Ningxia alla regione autonoma della Mongolia Interna.
Un’area di 49.000 kilometri quadrati con una caratteristica unica nel suo genere: un’immensa distesa di dune di sabbia, le più alte che si conoscano sulla terra: pensate che alcune di esse raggiungono i 500 metri di altezza. Le dune resistono all’erosione del vento e la loro forma resta grosso modo costante nel tempo grazie a un notevole tasso di umidità al loro interno.
Risulta difficile capire come un paesaggio desertico, arido, privo di piogge e dominato da queste alte dune sia disseminato di un centinaio di laghi di discrete dimensioni il cui livello non scende da secoli. Infatti, in mongolo, Badain Jaran significa ‘deserto dei laghi misteriosi’.
Le piogge da queste parti sono troppo scarse: 40 mm l’anno non sarebbero sufficienti a mantenere costante il livello dell’acqua nei laghi.
Ma qualche anno fa il mistero è stato risolto: i laghi sgorgano da fonti d’acqua sotterranee provenienti dalla fusione della neve su montagne lontane anche centinaia di kilometri, per esempio dai monti Qilian.
Da queste alture nasce una sorta di gigantesco fiume sotterraneo che attraversa il deserto.
Alcuni laghi sono di formazione recente e la loro acqua è dolce, ma quelli più antichi possiedono un elevato tasso di salinità.
Nel deserto si trovano più di cento laghi di acqua sorgente disseminati fra le dune, alcuni sono d'acqua dolce e altri sono salati. Questi laghetti danno il nome al deserto che in lingua mongola significa laghi misteriosi.
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