In The Dollhouse la fotografa Dina Goldstein racconta la vita ultra-patinata e triste di una Barbie infelice e sola.
Dopo aver visto il lato più nero della vita di Barbie ci viene offerta un’altra chiave di lettura sulla vita della bambola più famosa e iconica del mondo.
Se ieri la fotografa Mariel Clayton ci ha lasciato una Barbie assassina, sadica e depressa, ai limiti del ricovero coatto, oggi la fotografa Dina Goldstein, un’artista canadese, mette sulla graticola la vita da sogno della bambolona bionda per eccellenza.
In The Dollhouse fotografa la vita ultra-patinata e, allo stesso tempo, ultra-triste di una Barbie infelice e sola.
“In the Dollhouse” is a series that plays out as a narrative, peeking into the home and marriage of the world’s most iconic dolls, Barbie, and her partner Ken. It offers a profound commentary on the transient nature of beauty, the difficulty of marriage and the importance of authenticity.
La povera bambola è davvero triste e infelice, anche se la casa in cui vive è più rosa del rosa stesso, Ken è gay! Legge Oprah, si depila le gambe e l’abbandona miseramente all’alcolismo solitario per la disperazione.
Come a dire? Barbie è bella e perfetta perchè ha tutto: una casa arredata da uno psicopatico, mobili in stile, vestiti di lusso, un fisico perfetto tutto curve e un fidanzato bellissimo. Tutto quello che le bambine e poi alcune donne invidiano e desiderano e ricercano con una caparbietà inquietante.
Ma siamo davvero sicuri che tutto questo voglia dire essere felici? Una volta visto questo voi vorreste ancora una vita così?
Visitate il sito di Dina Goldstein e il sito dedicato al progetto con tantissimi bonus In The Dollhouse.
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